Timeo Danaos (greco antico: Τιμαῖος Δαναός), la cui esistenza storica è messa in dubbio, è noto principalmente attraverso un'espressione proverbiale latina: "Timeo Danaos et dona ferentes", che significa "Temo i Greci, anche quando portano doni". Questa frase proviene dall'Eneide di Virgilio, Libro II, verso 49.
La frase è pronunciata da Laocoonte, sacerdote troiano, mentre esorta i suoi concittadini a non accettare il cavallo di legno lasciato sulla spiaggia dai Greci, che fingevano di aver abbandonato l'assedio di Troia. In questo contesto, "Danaos" è semplicemente un sinonimo per "Greci".
L'espressione "Timeo Danaos et dona ferentes" è diventata proverbiale e viene usata per esprimere sospetto verso chi fa regali, soprattutto se il donatore è una persona o un gruppo che si è comportato in modo ostile in passato. Il dono potrebbe essere un inganno o un modo per ottenere un vantaggio subdolo.
Quindi, sebbene non ci siano molte informazioni specifiche su un individuo chiamato Timeo Danaos, il suo nome è indissolubilmente legato a questa frase che esprime prudenza e sospetto. L'importanza risiede quindi nell'interpretazione della frase e nel suo significato metaforico. L'espressione illustra il concetto di inganno e la necessità di cautela di fronte a offerte apparentemente vantaggiose provenienti da avversari. La rilevanza culturale e storica della Guerra di Troia conferisce ulteriore peso all'espressione.
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